Sulle ferie dei magistrati è dunque passato sostanzialmente il testo del governo, perché su tutta la parte dell'articolo 16 della riforma del Processo Civile relativa al deposito dei provvedimenti tutti gli emendamenti di modifica presentati sono stati respinti.
L'unica proposta di modifica che ha ricevuto il via libera è stata quella a prima firma Zeller (e non Buemi come era stato detto dai componenti della Commissione in un primo momento) che prevede le ferie dei magistrati dal 1° al 31 agosto. Nel testo originario del decreto si parlava del periodo dal 6 al 31 agosto. Ma poi anche il governo si era detto d'accordo con il lasso di tempo dei 30 giorni. Ora la Commissione Giustizia - per il governo sono presenti il viceministro alla Giustizia Enrico Costa e il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto - sta esaminando l'altro nodo della riforma: la negoziazione assistita per i coniugi che intendono separarsi. Riproponiamo la risposta di Giovanni Legnini, 55 anni, sposato con 2 figli, avvocato, parlamentare dal 2004, sottosegretario sia nel governo Letta sia in quello Renzi, è stato eletto a larga maggioranza vice presidente del Csm intervistato lo scorso 10 ottobre da Giovanni Minoli per Radio24 Secondo Renzi i magistrati fanno troppe vacanze? Su quest'affermazione di Renzi abbiamo fatto un fact checking. Il premier ha torto per i 6.330 magistrati ordinari che hanno 30 giorni di ferie. Ha ragione per i 2.122 magistrati inquirenti che ne hanno 45 giorni (1 agosto-15° settembre, ndr). Gran parte dei magistrati hanno utilizzato una quota dei giorni di ferie per scrivere le sentenze. Io non credo che il problema dell'efficienza sia legato alla quantità di ferie. Proprio ieri (il 9 ottobre, ndr) il Consiglio d'Europa ha detto in base ai dati che i magistrati italiani sono i più produttivi d'Europa quanto a capacità di smaltimento degli arretrati. Rimandiamo infine alla spiegazione del sito la leggepertutti .it su cosa effettivamente cambia per la sospensione feriale. Questo periodo di sospensione va dal 1° agosto al 15 settembre (compresi) di ciascun anno. Durante tale arco di tempo, si verificano, dunque, due effetti importanti: Le cause e le udienze: 1) i giudici che devono rinviare la causa a una determinata udienza, non possono rinviarla in un giorno compreso entro tale forbice. In generale possiamo dire che non si tengono le udienze di tutte le cause ordinarie (per es.: risarcimento del danno, incidenti stradali, recupero crediti, responsabilità medica, ecc.). Al contrario, per alcuni i procedimenti speciali e per quelli particolarmente urgenti, la sospensione non si verifica (per es.: le cause di lavoro, il ricorso cautelare all'art. 700, le opposizioni agli atti esecutivi, cause relative ad alimenti, ecc.) http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-10-15/riforma-giustizia--udienze-ordinarie-anche-settembre-130600.shtml?uuid=AB12TQ3B